Fare blogging

La comunicazione turistica con una storia

Tutti sappiamo quale peso hanno le storie di Instagram sulla comunicazione. In effetti il social network delle immagini si propone sempre di più come uno strumento formidabile per trasmettere messaggi anche nell’ottica del web marketing.

In particolare la funzionalità di Stories la fa da padrone in questo senso. Le storie di Instagram riescono a coinvolgere e riescono ad infondere la consapevolezza del marchio.

Questo concetto vale soprattutto in campo turistico, perché, se si riesce a rintracciare l’operato di influencer particolarmente importanti, si possono proporre avventure di vacanze in tempo reale e si possono far vedere luoghi che affascinano per i loro caratteri meravigliosi. E se le storie potessero funzionare anche in un altro senso?

Il blog con la creazione di una storia per fare marketing turistico

La forza del potere delle storie è qualcosa di connaturato nell’essere umano. Non a caso ad esempio ai bambini piace molto ascoltare le storie inventate. Le storie, frutto della fantasia e dell’immaginazione, riescono sempre ad avere una certa pregnanza sulla mente umana e vengono molte volte utilizzate per trasmettere messaggi.

Perché non si può sfruttare quindi la creazione di una storia in un blog per fare web marketing turistico? Pensa ad un blog come “un libro raccontato”, anche attraverso immagini e video, all’interno di una trama ben definita che racconta una storia.

Ripenso ai classici fotoromanzi di una volta, quelli che hanno tenuto incollati alle loro pagine un’intera generazione.

Utilizzare quindi un blog per raccontare una storia turistica, all’interno della quale far trasparire la meraviglia di certi luoghi, con un intento di promozione.

Sì, potrebbe sembrare un’idea un po’ strana, ma potrebbe essere una nuova forma di comunicazione in grado di trasmettere un messaggio preciso. Perché non si possono promuovere i luoghi da visitare e le vacanze raccontando delle storie collegate ad essi?

Non penso alla classica forma di un diario di viaggio, ma ad un libro da leggere, una storia di cui l’utente può fruire attraverso l’interazione con i contenuti anche multimediali che possono essere inseriti all’interno del blog.

Che resta dei racconti di viaggio?

Diario di bordo o racconto di viaggio: davvero una formula efficace per trasmettere contenuti. Propongono una forma di comunicazione più diretta, più coinvolgente, più in grado di stimolare la curiosità di chi legge, perché partono da esperienze vissute personalmente.

Ma quanto queste esperienze possono essere replicate nella mente dell’utente? È chiaro che ciascun utente può recepirne un messaggio differente, tuttavia è già una strada tracciata, come se si dicesse al lettore “ecco, ti guido io”.

Invece vorrei una forma più libera di espressione, in modo tale che i contenuti multimediali potessero essere i soli elementi espressivi caratterizzanti di una storia di viaggio, in modo da poter coinvolgere il lettore, ciascuno secondo la propria sensibilità.

E certo che questo sarebbe un viaggio meraviglioso: ogni utente vivrebbe la propria esperienza secondo parametri personali. La call to action? Prova a comprare il viaggio o il prodotto turistico per verificare se veramente corrisponde alle sensazioni che hai provato a livello virtuale.

Gianluca Rini

Sono un webwriter freelance. Sono laureato in Scienze Turistiche e ho seguito un Corso di Alta Formazione sul settore della comunicazione in ambito turistico. Collaboro con testate giornalistiche, aziende e professionisti da più di 15 anni per lavorare con le parole.
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