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Pillole di blogging: una nuova comunicazione è possibile?

Che cosa vogliono veramente i lettori? Non possiamo non chiederci questa domanda, se non facciamo riferimento al nuovo modo di comunicare attuale. Sappiamo che una comunicazione efficace su internet, almeno per quanto riguarda gli occhi dei motori di ricerca, è fatta di contenuti completi.

Il problema consiste nello stabilire che cosa si intende per completezza. Completezza equivale a lunghezza? Sarebbe il caso di affermare di no, perché un articolo può essere considerato completo quando soddisfa le intenzioni di ricerca e dà, riguardo ad un dato argomento, tutte le informazioni necessarie di cui un utente ha bisogno.

Per dirla in termini numerici, se per un dato argomento la trattazione si esaurisce in 500 parole, è inutile allungare il succo del discorso, arrivando anche a 1.000 o a 1.500, per non dire praticamente nulla.

Ma in questo caso voglio fare un discorso diverso, che non riguarda ciò che preferiscono i motori di ricerca. Voglio parlare di ciò che potrebbero preferire gli utenti. Oggi sono sempre più abituati alla messaggistica istantanea.

Anche i social hanno un loro peso, fatti di interazioni brevi e comunicative allo stesso tempo. Il nuovo modo di comunicare sul web sta favorendo sempre di più la sintesi.

Un blog può comunicare attraverso pillole di notizie?

comunicazione in pillole

Andare al nocciolo della questione: sembra questo ciò che preferisce l’utente attualmente. O perlomeno bisogna considerare l’intento comunicativo e lo scopo per cui si esprime un contenuto.

È chiaro che se un utente è interessato all’approfondimento di un dato argomento ha bisogno di contenuti informativi di grande spessore e che, di conseguenza, non escludono nemmeno la lunghezza in termini quantitativi.

Ma non dimentichiamo che il lettore attuale è anche un lettore frettoloso, che spesso non ha molto tempo da perdere incalzato dai ritmi frenetici della vita quotidiana.

Quanto una comunicazione “lunga” può soddisfare le sue esigenze? Comincio a sospettare che le pillole di comunicazione, notizie in pillole o pillole di blogging, qualunque sia la definizione che possiamo attribuire a questo tipo di comunicazione, possano avere la possibilità di prendere il sopravvento o comunque affacciarsi come una nuova forma di espressione all’interno del web.

Sacrifichiamo la lunghezza per un intento comunicativo efficace? A mio modo di vedere non si deve per forza porre un’antitesi tra contenuti completi e contenuti brevi.

Comunicare in pillole potrebbe essere soltanto una delle alternative possibili. Si avverte la necessità di un modo di comunicare che obbedisce a delle nuove regole, che non possono non tenere conto del linguaggio dei nostri giorni.

Pensiamo per esempio alle generazioni future, sempre più abituate a comunicare tramite WhatsApp, a non dilungarsi e a raggiungere subito lo scopo comunicativo. Siamo di fronte ad una spia che ci indica come si possa comunicare in maniera diversa rispetto a quanto fatto fino ad ora?

Non mi sento di schierarmi né con l’una né con l’altra tesi, ma posso sicuramente notare che in un contesto di sperimentazione si potrebbe pensare ad un tipo di comunicazione in pillole, se non altro per vedere a quali risultati porterebbe, sia in termini di gradimento degli utenti che in termini di risposta da parte dei motori di ricerca.

Gianluca Rini

Sono un webwriter freelance. Sono laureato in Scienze Turistiche e ho seguito un Corso di Alta Formazione sul settore della comunicazione in ambito turistico. Collaboro con testate giornalistiche, aziende e professionisti da più di 15 anni per lavorare con le parole.
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